martedì 7 febbraio 2017

Best of the 90s - II

Sup?
Eccoci dunque qua con la seconda e ben più succosa parte dedicata al meglio della quinta, strepitosa generazione di console.
Parto immediatamente da Suikoden II titolo già da me recensito QUI che a mio modo di vedere si è confermato come uno dei migliori JRPG della propria decade, se non di tutti i tempi, un gioco immancabile per gli amanti del genere.
Preparatevi dunque ad un possente effetto nostalgia e tenetevi forte, si comincia...

Klonoa: Door to Phantomile



Nel 1997, senza troppi scossoni sugli scaffali, Namco rilascia nel mercato Klonoa Door to Phantomile, Platform 2.5D per Playstation considerato da molti (a ragione) la vera gemma nascosta della quinta generazione. Nelle avventure del piccolo Klonoa si nasconde infatti una profondità molto più grande di quanto un "semplice" Platform in 2.5D possa lasciar trasparire, fatto che ahimè non è stato capito da molte, troppe persone.
Il mondo, le scelte grafiche, la colonna sonora, la storia ed i personaggi sono tutti elementi creati a regola d'arte, che a primo acchito possono sì sembrare fin troppo fanciulleschi, ma che ad una seconda e più attenta analisi sanno rivelare tutti i loro veri colori. Un gioco "nascosto" e tutto da gustare, merito anche di un gameplay semplice ma fresco, ma sopratutto, da capire. Esperienza obbligatoria per ogni gamer che si rispetti.

Super Vehicle-001: Metal Slug



Non un capolavoro di profondità, non il più raffinato dei titoli, non il più "bello", ma un gioco semplicemente immortale: ecco cosa è Metal Slug.
Entrato nelle sale giochi (e sui Neo Geo) con una spavalda prepotenza nel 1996, il titolo sviluppato dalla Nazca Corporation sotto etichetta SNK è diventato subito un cult che vive, fortissimo, ancora adesso.
Re indiscusso di rigiocabilità, settore in cui ha veramente pochissimi rivali, Metal Slug è il più alto picco mai toccato dai Run And Gun: un gioco che letteralmente "va sempre bene", "Imperatore del divano in Co-Op" un gioco che vale sempre la pena rigiocare. Mostro Sacro.

Final Fantasy IX



Molti se lo saranno aspettati ed infatti eccolo qua: Final Fantasy IX, probabilmente uno dei capitoli più controversi della magistrale saga creata da Squaresoft.
Uscito nel 2000 agli sgoccioli della propria generazione, dopo gli straordinari successi di Final Fantasy VII ed VIII che si erano imposti alle masse grazie al loro stile moderno ed un po' "fighetto", il nono capitolo della saga non ebbe paura di intraprendere una scelta assai azzardata: tornare alle origini della saga con tinte decisamente più fiabesche e fantasy. Una vera e proprio lettera d'amore ai fan storici che ahimè non fu stata apprezzata dalle masse, penalizzando a livello di vendite un gioco che è tranquillamente considerabile uno dei migliori Final Fantasy di tutti i tempi. Ottimo JRPG sotto ogni punto di vista, tecnicamente impressionante per l'hardware sul quale era stato concepito, vero e proprio canto del cigno della generazione.

Ape Escape




Gioco di successo, quasi fuori luogo in questa seconda parte, Ape Escape è stato a modo suo l'eterno secondo della sua generazione.
Mentre Mario, Crash ed in minor parte Spyro facevano infatti a schiaffoni per il titolo di migliore Platform 3D, il buon Ape Escape è sempre stato un po' fuori, forse volontariamente, da questa accesa contesa, riuscendo però a guadagnare in silenzio un discreto successo e ad entrare così nel cuore di molti giocatori, affermandosi dunque come vero vincitore "indiretto" di questa lotta. L'esclusiva Sony uscita ad opera dell'ottima ed ahimè non troppo conosciuta Sie Japan Studio nel 1999 è infatti uno stupendo e decisamente "libero" Platform 3D, ricco di buone idee e con un gameplay decisamente divertente ed innovativo. Un ottimo titolo che ha decisamente trovato il successo che meritava, ma che troppo spesso viene un po' dimenticato.


Alundra



Ed eccoci qua, pronti ad affrontare il vero e proprio "zoccolo duro" di questo blog: a me la saga di Zelda, ad essere totalmente sinceri, non piace tutto questo granché. Ho ovviamente apprezzato svariati titoli della saga, ma benché il mio rispetto verso l'opera di Miyamoto sia immenso, dico davvero, non ci ho mai trovato dentro molti degli elementi che i fan più affezionati della saga hanno sempre idolatrato ed amato. Ed è per questo che un giovane me si è avvicinato un po' titubante ad Alundra, titolo della al tempo fresca Matrix Sofftware (passata poi sotto l'ala protettiva di Square-Enix), vera e propria risposta "Made in Sony" alla saga di Zelda. Il gioco infatti ricalca più o meno spudoratamente gli elementi migliori delle avventure del buon Link: il gameplay è praticamente identico, il mondo e la sua navigazione è assai simile, così come la struttura base del gioco. Sarebbe un po' ipocrita dunque da parte mia amare questo titolo e snobbare la saga Nintendiana, ma cari miei, le cose stanno così.
Alundra si è imposto a mio modo di vedere come un gioco molto più intelligente, raffinato ed adulto, una versione di Zelda ben più profonda, un allievo che ha superato il maestro. E' una posizione difficile la mia, me ne rendo conto, ma credo che lo spazio che questo titolo si è guadagnato in questa lista, sia del tutto meritato. Gioco troppo spesso sottovalutato, che merita uno spazio in ogni collezione degna di nota.


Vib Ribbon



Titolo che entra di diritto in questa lista, Vib Ribbon, non tanto per le qualità del gioco in se, innegabili peraltro, quanto più per il concetto che il gioco si porta dietro: la quinta generazione è stata infatti l'ultimo contesto possibile in cui un gioco tremendamente semplice e "piccolissimo" ma con delle idee, poteva tranquillamente competere come visibilità negli scaffali dei negozi contro avversari dotati di budget ben più grandi, un esempio ancor più grande di Castlevania: Symphony of the Night in pratica, un rimando all'era degli Home Computer in cui i giochi erano fatti la gran parte delle volte in dei garage, da (se si era fortunati) un gruppo di amici. Gioco che oggi sarebbe indubbiamente targato come indie, e venduto esclusivamente in digital delivery, Vib Ribbon era un Platform - Rhythm Game dotato di uno stile grafico vettoriale allucinante, che permetteva di generare i livelli tramite i nostri cd musicali. Nessuna storia particolare, nessuna feature complessa, il gioco si presentava nella sua interezza nei primi istanti, e ciò non limitava assolutamente il divertimento che il gioco sapeva offrire.


In chiusura come non citare il leggendario Commandos: Behind Enemy Lines, RTS assai unico, gli stupendi Oddworld: Abe's Oddysee e Final Fantasy Tactics (probabilmente i migliori titoli di queste lunghissime menzioni d'onore) ed il sottovalutatissimo Nights into Dreams.
Da menzionare anche l'ottimo Stealth / Action Adventure Tenchu: Stealth Assassins, il divertentissimo Parappa The Rapper (a cui Vib Ribbon ha rubato ahimè spazio), l'allucinante Daytona USA assieme ai primi due Wipeout, Mario Kart 64, Crash Team Racing e state bene attenti, Tony Hawk's Pro Skater 2 e Terra Incognita per Net Yaroze (approfondite pure QUI ), probabilmente il primo grande esempio di gioco indie vero e proprio su console, titolo assolutamente da gourmet che se avete giocato ed apprezzato vi rende automaticamente "migliore amico per la vita" ai miei occhi.


See Ya!

Pazto