mercoledì 20 settembre 2017

LCD Revival

Sup?
Mosso da una piccola ed inaspettata sorpresa trovata sotto il cuscino, eccomi dunque qua con una nuova ed in parte didattica puntata di Quick!

Quick!

Nintendo Mini Classics


(Da non confondere con il Nintendo Classic Mini)

I cosiddetti LCD Games sono una di quelle particolari e misteriose nicchie del settore che rendono il mercato videoludico così unico ed interessante da studiare e scoprire. Diventati famosi grazie ad i leggendari Game & Watch creati da Nintendo nel lontano 1980 ed in seguito diffusi in massa per merito della Tiger Electronics, questi rudimentali videogiochi portatili sono stati per molti, ai tempi, la sola ed unica alternativa per avere sempre in tasca il proprio videogame preferito.
Estremamente economici, numerosissimi, semplici, veloci e divertenti questi piccoli ammazza-tempo sono stati col trascorrere del tempo in parte dimenticati, soppiantati dalla diffusione massiccia delle console portatili e sopratutto dall'esplosione del Gaming Mobile.
Fa piacere dunque vedere la stessa Nintendo tentare di tenere in vita questa piccola parte di storia con i suoi interessantissimi Nintendo Mini Classics, veri e propri eredi ufficiali dei Game & Watch racchiusi in scocche dalla forma di piccoli Game Boy. Economici e decisamente ben realizzati, con una storia alle spalle non da poco, questi oggettini sono un insospettabile mini-tesoro che tutti gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi scappare.
Consiglio in special modo le riedizioni dei grandi classici, come Parachute, Fire! e Donkey Kong Jr.

Nier: Automata


L'opera creata dall'immensa Platinum Games sotto le direttive del visionario Yoko Taro, è un interessante ed assai serioso mix di Hack & Slash ed Action RPG con delle piccole spruzzate di Shmup, un ottimo titolo fortemente nipponico e con un grande potenziale che però non ha saputo convincermi fino in fondo.
L'ineccepibile e profondo gameplay, fedele alla software house di origine, diverte e non stanca, ma a volte stona con un ambiente open world piccolo ed un po' forzato: le varie sezioni del gioco sono infatti collegate da autentici mini-corridoi che rendono le transizioni tra i vari ambienti poco fluide e credibili. Scelta decisamente comprensibile quella di creare un mondo aperto, vista la sfumatura "rpgistica" del titolo, che però poteva, e doveva, essere realizzata in maniera migliore: le ambientazioni risultano infatti troppo spesso spoglie e poco ispirate, rovinando in parte una presentazione altrimenti lodevole.
Lo svolgere del gioco ci riporterà poi troppo spesso a tornare in luoghi già più volte visitati, costringendoci addirittura (senza fare spoiler) a rigiocare dal principio gran parte del titolo, fatto poi esasperato nelle noiose e ripetitive side-quest che spesso, oltretutto, non regaleranno al giocatore bonus degni di nota.
Quel che resta, nonostante questi difetti, è un signor gioco, divertente e fortemente giapponese, sia nello stile artistico che nella storia e nei suoi personaggi, in grado di coinvolgere e far divertire, longevo e talvolta profondo, benché ripetitivo e sporadicamente "ottuso-infantile-snob" nelle sue visioni e nelle sue scelte, in special modo nel trattare temi delicati come l'esistenzialismo.
Un titolo che gli appassionati delle opere nipponiche moderne non dovrebbero dunque lasciarsi sfuggire, un'opera ben realizzata con un ottima colonna sonora e dei problemi, che forse avrebbe dovuto essere più onesta verso se stessa, come la buona Platinum talvolta insegna.
Un acquisto dunque consigliato praticamente a tutti gli amanti del genere benché, state ben attenti, Nier Automata non sia assolutamente quel capolavoro perfetto ed intoccabile che i vari, accanitissimi, Fanboy voglian farci credere. Non siamo davanti ad un nuovo Breath of the Wild.
Disponibile per PlayStation 4 e Microsoft Windows.


See Ya!

Pazto